Le nomine nelle società alla prova del D.Lgs. 39/2013
di Stefano PozzoliLa questione delle inconferibilità e delle incompatibilità ricorre puntualmente in periodo di nomine nelle società a controllo pubblico
Per altro, l’art. 11, c. 15 del TUSP prevede, almeno per le società in house, un regime ancora più severo di prorogato, perché estende il termine di decadenza previsto dal DL 293/94 anche all’organo di controllo, assimilandolo in sostanza al regime delle Pubbliche Amministrazioni (e non si condividono, in sostanza, le interpretazioni meno restrittive che sono comparse anche su Public Utilities).
Ma al di là dei tempi di nomina occorre, in ogni caso, prestare attenzione alle previsioni della disciplina anticorruzione, perché arrivare ad una nomina illegittima è rilevante sia sul piano delle sanzioni (art. 18, c. 2: i sindaci che “abbiano conferito incarichi dichiarati nulli non possono per tre mesi conferire gli incarichi di loro competenza”), sia per gli effetti sugli atti dell’organo di amministrazione della Società (art. 17, c. 1: “Gli atti di conferimento di incarichi adottati in violazione delle disposizioni del presente decreto e i relativi contratti sono nulli”), con tutte le conseguenze del caso.
È altresì chiaro, per altro, che una nomina errata si presta a mille polemiche politiche.
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