Gli affidamenti diretti alle società in house providing con soci privati

Note a margine del Consiglio di Stato – Sez. I – Parere n. 02583/2018

di Agostino Galeone

Con il su citato parere la prima Sezione del Consiglio di Stato si esprime in merito anche al seguente secondo dei due quesiti proposti dalla Regione Piemonte: ossia “di definire la portata della locuzione “prescritta”, utilizzata all’articolo 16, primo comma, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n.175 “Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica”, il quale stabilisce che le società in house possono ricevere affidamenti diretti di contratti pubblici dalle amministrazioni che esercitano su di esse il controllo analogo o da ciascuna delle amministrazioni che esercitano su di esse il controllo analogo congiunto, solo se non vi sia partecipazione di capitali privati, ad eccezione di quella “prescritta” da norme di legge e che avvenga in forme che non comportino controllo o potere di veto, né l’esercizio di un’influenza determinante sulla società controllata.”

Prima di affrontare i temi specifici posti dalla Regione, il Consiglio di Stato ritiene opportuno soffermarsi, dapprima, sull’istituto dell’in house providing.

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