Intorno alle indennità degli amministratori di Società Pubbliche
di Stefano PozzoliIl tema dei compensi degli amministratori delle società pubbliche è sul tavolo delle decisioni politiche ed amministrative, vittima di pulsioni populiste, di malafede e di sostanziale disinteresse, da troppo tempo.
Infatti, che la ultima richiesta di un regolamento risale all’art. 11, c. 6 del D.Lgs. 175/2016 e, prima ancora, dall’art. 1, c. 672 della l. 208/2015. Con il risultato di avere, per altro con una disposizione di incerta tenuta (art. 11, c. 7 del Tusp) poichè il rinvio ad una norma che non c’è più e che non si sa bene a quali società possa riferirsi (art. 4, c. 4 del DL 95/2012), cristallizzato i compensi all’80% di quanto determinato per il 2013.
Tutto ciò, come del resto le varie disposizioni vincolistiche previgenti sui compensi, è il portato di due convinzioni che non vengono mai, o quasi mai, esplicitate con chiarezza, ma che risultano comunque evidenti.
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