Il punto della situazione sulla tariffazione dei rifiuti dopo i primi interventi regolatori di ARERA

14 Aprile 2020
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L’art. 1 della l. n. 147/2013 ha istituto una nuova tariffa comunale per il servizio di gestione dei rifiuti urbani, c.d. TARI, che sostituisce i precedenti meccanismi tariffari.

di Nicola Rumìne – Assegnista di ricerca Università di Firenze

Per considerare soltanto i più recenti, fa seguito alla c.d. TARES di cui all’art. 14 del d. l. n. 201/2011, che a sua volta subentrava alla tariffa c.d. TIA2, di cui al d. lgs. n. 152/2006, art. 238, che modificava la tariffa c.d. TIA1, introdotta nel sistema dall’art. 49 del decreto “Ronchi”, d. lgs. n. 22/1997.

Il ravvicinato succedersi di sistemi tariffari anche significativamente divergenti, unito alla recente comparsa sulla scena di una autorità indipendente di regolazione, c.d. ARERA, che ha già inciso significativamente sul metodo tariffario, bastano a spiegare il perché di questo contributo, col quale si intende soltanto offrire un breve quadro di sintesi delle nuove regole tariffarie, una rapida ricognizione della normativa vigente e un tracciato dei problemi emersi.

Innanzitutto il perimetro della regolazione.

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