Sanzione amministrativa possibile per ritardo nella deliberazione delle partecipate
di Vincenzo GiannottiI Consigli comunali hanno l’obbligo di approvare, entro il 31 dicembre di ogni anno, l’assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione.
La Corte dei conti del Lazio (deliberazione n.2/2024) ha censurato il comportamento di un ente locale per il ritardato adempimento.
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