La qualità dei servizi pubblici e i cambiamenti che si imporranno con l’intelligenza artificiale
A cura di Paola Morigi
Dal 1990 ad oggi sono state numerose le norme e le direttive che hanno trattato il tema della qualità dei servizi, in ambito nazionale o comunitario. Possiamo osservare però che anche la qualità non si può improvvisare ma, al pari di qualsiasi altra attività, va programmata, gestita, rendicontata. I servizi pubblici informatizzati possono migliorare le loro funzionalità e, in un domani non troppo lontano, grazie all’intelligenza artificiale, si otterranno ulteriori benefici se si riuscirà a governare le potenzialità dei nuovi processi.
1. Premessa
Sempre più spesso le pubbliche amministrazioni (e quindi anche gli enti locali) sono chiamate a rispondere della qualità dei servizi offerti ai loro cittadini. Si registrano lamentele su problematiche di vario tipo, discrepanze fra ciò che si dice di garantire e quanto viene effettivamente offerto, si assiste a disservizi e ritardi di vario genere, che si sono acuiti in modo particolare dopo la pandemia da Covid-19, che come una sorta di tsunami ha travolto e cambiato le abitudini gestionali sia di coloro che lavorano negli uffici sia degli utenti, ora più esigenti anche con quanto viene prodotto dagli enti pubblici.
Dal momento che la cattiva qualità del servizio pubblico crea difficoltà (alle volte anche cause legali) e comunque problemi che non possono essere ignorati, vorremmo nelle pagine che seguono trattare l’argomento e capire come lo stesso possa essere affrontato per circoscriverlo e consentire di conoscerlo e gestirlo in maniera più adeguata e appropriata.
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