Il Data Room di Milena Gabanelli sulle società pubbliche. Una riflessione.

Stefano Pozzoli 28 Gennaio 2025
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È di questi giorni un pezzo di Milena Gabanelli e Andrea Priante sulle società pubbliche, dal titolo “Da Rimini a Crotone: migliaia di società pubbliche piene di debiti e poltrone. E ora i crac (da oltre mezzo miliardo di euro) li paghiamo noi”, che viene pubblicato su Data Room, appunto di Milena Gabanelli, per il Corriere della Sera.
Al netto della verve polemica, che rappresenta, comprensivamente e legittimamente, un po’ la cifra distintiva di Data Room, solleva alcune questioni interessanti e rende necessarie alcune precisazioni.

Il primo commento da fare è che alcune dei temi sollevati sono del tutto noti, e la fonte principale non è altro, come per altro trasparentemente dichiarato, il Rapporto sulle  partecipazioni  delle Amministrazioni Pubbliche (Dati 2021) del MEF, uscito ad ottobre 2024.

Da questo si rilevano informazioni che gli addetti ai lavori ben conoscono, ovvero quelle sul percorso di razionalizzazione in corso.

Il primo dato che Gabanelli ed il suo collega sottolinea è il numero delle società (lasciamo perdere il dato sulle partecipazioni, che è significativo ma ne parleremo in seguito).

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