La delibera ANAC n. 346/2022, contesta al sindaco di un comune di oltre 15 mila abitanti il ruolo di Presidente del CdA, a titolo gratuito, di una società in house di servizi a rete.
La delibera è molto interessante, perché rende evidente come la stratificazione di successive interpretazioni, via via più restrittive, abbia di fatto radicalmente modificato quelle che apparivano le finalità stesse del D.Lgs. 39/2013, nato per regolare e limitare il pantouflage, visto come degenerazione della politica, ed inteso come di consolare i politici non rieletti con il premio di consolazione di un incarico di sottogoverno.
Nel caso di specie, dunque, “iI conferimento deII‘incarico di Presidente del CdA (…) appare avvenuto in violazione deII‘art. 7, co. 2, lett. d), del d.Igs. n. 39/20133, che dispone:
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