Si può richiedere all’aggiudicatario di una concessione di grande derivazione a scopo idroelettrico di fissare, entro 180 giorni, una “sede operativa” nell’ambito territoriale provinciale?
L’esame delle proposte va effettuata, già in fase di selezione, in sede di procedimento unico oppure il coinvolgimento delle altre amministrazioni (compresi gli Enti locali) può avvenire solo in fase finale in relazione all’unico progetto già selezionato?
Breve commento a sentenza della Corte Costituzionale 10-11 maggio 2022, n. 117
La risposta al primo interrogativo, cioè se si può imporre all’aggiudicatario della gara per una grande derivazione a scopo idroelettrico di fissare, entro 180 giorni, una sede operativa nell’ambito del territorio provinciale è positiva.
La Consulta, con la sentenza che si commenta, non ha infatti ritenuto illegittima la previsione contenuta nell’articolo 8, comma 9 della l.p. di Trento 21 ottobre 2020, n. 9 rubricata “Modificazioni della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (Disposizioni per l’attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235. Istituzione dell’azienda speciale provinciale per l’energia, disciplina dell’utilizzo dell’energia elettrica spettante alla Provincia ai sensi dell’articolo 13 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, criteri per la redazione del piano della distribuzione e modificazioni alle leggi provinciali 15 dicembre 1980, n. 38 e 13 luglio 1995, n. 7), della legge provinciale sull’energia 2012, della legge provinciale sulle acque pubbliche 1976 e della legge provinciale sull’agricoltura 2003”.
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