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AGCM, i servizi del Comune di Palermo, il futuro dei servizi pubblici locali nel mezzogiorno
A cura di Stefano Pozzoli

Da tempo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si è presa a cuore il tema dei servizi pubblici locali e sono sempre più frequenti i suoi interventi su affidamenti di servizi pubblici locali (SPL), anche non a rete, che ritiene lacunosi o illegittimi.

Chiaramente il focus sono gli affidamenti diretti, visto che essi rappresentano una deroga al principio della concorrenza di cui AGCM è custode.

Oggi, però, per quanto a noi risulta per la prima volta, AGCM interviene, con AS1967, anche sulla ricognizione SPL (ex art. 30 D.Lgs. 201/2022) del Comune di Palermo, concentrando le sue critiche sulla gestione dei rifiuti urbani e sul trasporto pubblico locale e confermando da una parte il nuovo attivismo della Autorità in argomento ma, soprattutto, ricordando tutti che è bene non prendere troppo alla leggera gli adempimenti previsti in merito agli affidamenti in house providing, siano essi riportati nella razionalizzazione ex art. 20 del TUSP, nel portale trasparenza SPL di ANAC o, appunto, nella recente ricognizione prevista all’art. 30 del decreto di riordino.

E questo soprattutto dove si palesano situazioni di evidente difficoltà operativa.

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